Ambito e coordinate

 

Durante il Premier colloque international de paléographie latine (Paris, 1953) studiosi dei principali paesi europei concordarono nell'elaborazione di un progetto di cataloghi di manoscritti in scrittura latina datati,   provvisti cioè di dati espliciti relativi alla loro origine (data   cronica, topica, nome del copista).
In oltre sessanta anni il progetto ha avuto sorti alquanto differenti nei paesi che avevano aderito all'iniziativa: laddove un progetto organico e una costante copertura finanziaria siano mancate,
l'iniziativa ha stentato, limitandosi a contributi isolati e frammentari.
A trenta anni da quel primo colloquio parigino si tenne a Neuchâtel, nel 1983, un convegno in cui il progetto internazionale della catalogazione dei manoscritti datati è stato minutamente analizzato
nelle sue realizzazioni e nelle sue prospettive (cfr. Les manuscrits datés. Premier bilan et perspectives, Paris, Cemi, 1985).


In Italia il progetto internazionale fu in origine assunto dalla Scuola speciale per Archivisti e bibliotecari di Roma, sotto la direzione di Alessandro Pratesi. In circa trenta anni sono stati
realizzati tre cataloghi di manoscritti (1971, 1982, 1996), che hanno riscosso notevole apprezzamento per il loro livello scientifico, pur segnati da una notevole discontinuità.

Sono nel contempo risultati evidenti anche gli esiti a cui ha condotto in Italia la carenza di un programma più   vasto: lentezza dell'impresa, carenza di scambi con la comunità scientifica e quindi
assenza di nuovi progetti.


Un gruppo di studiosi operanti in diverse università italiane, a partire dal 1992, ha deciso un rinnovato impegno nella catalogazione dei codici datati. I partecipanti al primo nucleo di lavoro sono stati Maria Antonietta Casagrande Mazzoli, Donatella Frioli, Marco Palma, Cesare Scalon, Caterina Tristano e Stefano Zamponi.
Il progetto di intervento è consapevolmente diverso dai protocolli descrittivi seguiti sino ad allora dai cataloghi italiani e si collega alle conclusioni del convegno di Neuchâtel. 

 

Protocollo di lavoro e obiettivi della ricerca 

Il gruppo di lavoro sopra indicato ha preso alcune decisioni di metodo nel corso di una serie di seminari tenuti fra 1993 e 1994:

  • costante lavoro comune fra i membri della ricerca (in particolare revisione periodica dei risultati e dei modelli di intervento);
  • impostazione di lavori territoriali, con il fine di esaurire tutte le sedi di conservazione (e non solo singole biblioteche) di un territorio definito (di norma procedendo provincia per provincia);
  • collaborazione con bibliotecari o studiosi operanti in sede locale e coinvolgimento di enti pubblici o istituti di ricerca;
  • progettazione di cataloghi che rispondano a criteri di concreta fattibilità, allo scopo di contenere la redazione di un catalogo in due/tre anni, in presenza di un lavoro costante.

L' Associazione ha la finalità di promuovere lo studio dei manoscritti medievali conservati in Italia, con particolare riferimento ai manoscritti datati, allo scopo di realizzarne il censimento, la catalogazione e la divulgazione a stampa e in rete.

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